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sabato 2 aprile 2016

GIOVANE DENTRO

Non mi sono mai considerata bella, nemmeno da ragazzina. Il mio “dialogo” quotidiano con lo specchio è sempre stato una dura lotta, eternamente insoddisfatta e spietatamente critica verso me stessa.  Da adolescente il mio corpo aveva le sembianze di una pera, seno abbondante vita stretta stretta e fianchi generosi. Forse appartengo ad un’altra epoca! 
Alla corte del Re Sole a Versailles avrei fatto un figurone, con gli sfarzosi abiti e il seno strizzato in un corpetto ….un “davanzale” così non sarebbe di sicuro passato inosservato. 
Ma vogliamo parlare dei favolosi anni 50? Sarei stata perfetta per il film “Vacanze Romane”….. ampi vestitini strategici per nascondere il lato B , cinturina per valorizzare il punto vita, mini foulard al collo  e occhiali da sole scuri ……gia’ mi vedo avvinghiata a Gregory Peck in giro per la città eterna con la Vespa.
Purtroppo vissi la mia giovinezza a cavallo tra gli anni ’70/ ’80 e vi assicuro che  ogni giorno era una sfida per cercare di valorizzare il mio look. 
Nelle mani di mio padre, barbiere vecchio stampo, avevo perennemente i capelli con “moto ondoso in aumento”, non un bel riccio definito ma delle onde stile charleston. Ringrazio ancora mia zia che un giorno, al colmo della disperazione, mi libero’ dalle grinfie di mio padre e mi disse “Ti porto da una parrucchiera moderna perche’ cosi’ sei inguardabile!”. Il mio papà ancora non me lo perdona ma la “cofanata” di capelli anni ‘80 era sicuramente preferibile ad una piega old style!
Naturalmente tra le teenagers di quegli anni i jeans rappresentavano il capo di abbigliamento piu’ usato che, sebbene di vari modelli, ti rendessero il posteriore largo come una porta aerei, quindi l’unico rimedio era il pullover perennemente installato in vita ; piuttosto pativo il freddo ma non lo indossavo mai neanche quando salivo sul mio motorino “Ciao” modello vintage!
Era il periodo  dei cosiddetti “paninari” con i piumini Moncler e gli scarponcini da boscaiolo Timberland ma mia madre, pur avendo le possibilita’ economiche, non mi comprava nulla di griffato e alla moda, quindi il mercato dell’abbigliamento con le sue bancarelle era il mio piu’ fedele alleato.
Malgrado i miei 60 chili circa andavo fiera della mia pancia piatta che in seguito alle due gravidanze ahime’ rimase solo piu’ un lontano ricordo. 
Ammetto che invidiavo e invidio tuttora le donne magre; perche’ogni volta che mangio qualcosa devo chiedermi se e quanto mi fara’ ingrassare ? Sono arrivata al punto che se incontro una donna magra con gli stivali che “ le ballano” sul polpaccio, malgrado abbia infilato ANCHE i pantaloni dentro,  inizio a guardarla con sguardo omicida, ma che ingiustizia e’ mai questa? Io devo fare delle acrobazie per chiuderli!
Con il tempo e la maturita’ ho iniziato ad accettarmi per come sono, ho fatto pace con il mio corpo, grazie ad una nutrizionista ho perso i chili che avevo acquisito durante le terapie e ho cercato di volgere in positivo un’esperienza dolorosa come la malattia . Capelli cortissimi biondo platino, trucco sempre molto curato, orecchini importanti  e tacchi alti, perche’ una donna se vuole puo’ reinventarsi e rendere giustizia all’adolescente  brufolosa e insicura di un tempo.  
E se poi una collega nonche’ amica ti dice “Rosy tu sei una delle poche donne che  migliora con il tempo” non puo’ che farti piacere dopo tutto basta un po’ di forza di volonta’ ogni mattina!

Foto cortesia di Dan Queiroz, pubblicata con permesso https://creativecommons.org/licenses/by/2.0/

2 commenti:

  1. Ma noi ti abbiamo sempre trovata bella! Bella dentro e bella fuori! Eri bellissima da ragazzina e sei una bellissima donna ora! XXX

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