“Non c’è’ più rispetto …neanche
tra di noi” cantava alla fine degli anni ’80 il noto cantautore Zucchero
Fornaciari e guardandomi intorno e’ una preoccupante realta’.
Rintanata sotto l’ombrellone di
uno stabilimento balneare, osservo i tipi da spiaggia che mi circondano.
Una signora , forse piu’ giovane
di me, cammina fiera della sua pancetta che ballonzola , in lungo e in largo
per tutta la spiaggia, parlando con chiunque le capiti a tiro. Sa’ tutto di
tutti meglio di un agente del FBI.
Peccato che la gentildonna non stia
semplicemente chiacchierando, ma URLA a dei decibel incredibili e ovviamente “Dio
li fa’ e poi li accoppia” anche il marito sbraita al telefono per fare sapere a
tutti i bagnanti che ha problemi con il motore del suo scooter. Ma un bel “chissene” glielo vogliamo mettere? Per
il loro figlioletto deve sembrargli normale parlare con un tono di voce “da
stadio” e tirando un camioncino, urla a
squarciagola con altri bambini in tutta la spiaggia. In questo scenario
allucinante ci sono persone, come la sottoscritta, che tentano di riposare sul
lettino, magari di schiacciare un pisolino post pranzo e a nulla servono le
occhiatacce dei vicini di ombrellone.
Nessun tipo di riguardo, zero
scrupoli per i turisti intorno a loro.
Poco piu’ avanti riconosco la
solita madre apprensiva che viene ogni anno in vacanza in questo paesino di
mare. Un donnone alto, seno piccolo ma con un lato B enorme. Esattamente come
gli anni scorsi, per chiamare i figli a 10 metri di distanza stile “scimmia urlatrice” inizia con il suo
immancabile “Mattiaaaaaaaaaaa”
svegliando tre quarti dei vacanzieri. Ma dico io dato che ti potrebbe anche far
bene alla tua silhouette, saresti cosi’ gentile da alzarti e andare a prendere
il tuo bambino? E poi e’ cosi’ necessario rimproverarlo umiliandolo davanti a
centinaia di persone? A nessuno interessa quali punizioni verranno inflitte al
malcapitato. E’ cosi’ difficile portarlo nella cabina e fargli un “discorsetto”?
Anch’io ho avuto i bimbi piccoli e di sicuro loro non capiscono se e quando
possono fare i capricci sta a noi genitori educarli senza trincerarsi dietro il
solito “ma e’ solo un bambino!!!”.
Dalla disperazione non ho avuto
altra scelta se non chiedere uno spostamento tattico di ombrellone lasciando
una famigliola di milanesi disperati in balia di questi invadenti vicini.
Per fortuna la spiaggia e’
presidiata da una miriade di vecchiette che trascorrono con mia infinita e sana
invidia i loro giorni da pensionate. Forse sto invecchiando anch’io, ma sto
riscoprendo il piacere di chiacchierare con signore dai capelli bianchi che
hanno sempre qualche aneddoto di gioventu’ da raccontare e che tra loro si
chiamano ancora “ragazze”. Incontro anche quest’anno, con immenso piacere , due
sorelle ultraottantenni, super arzille e di classe che per scelta non si sono
mai sposate, informatissime su qualunque tema di attualita’. Dopo pochi minuti,
incredibile ma vero, le vedo discutere con mio figlio sul calcio mercato e
sulle medaglie conquistate all’Olimpiadi .
Prima di andare in spiaggia, come
ogni mattina, decido di farmi la mia oretta di camminata con le mie fedeli
racchette da Nordic walking. Peccato che mi debba perennemente scontrare con i
proprietari di cani di tutte le taglie, che oltre a fare i loro “bisognini” per
strada, vengono lasciati privi di guinzaglio sul lungomare. Ahime’ lo devo
ammettere ho una paura atavica per i cani, se ne incontro uno che mi si
avvicina anche solo per giocare mi blocco come una statua , come se stessi
giocando a “un due tre stella” e quindi chiedo “scusi potrebbe per favore
mettere il guinzaglio al suo cane?”. I proprietari scocciati mi dicono “Signora
stia tranquilla che non le fa’ nulla”. Ma come si puo’ esserne cosi’ sicuri? I
cani sono animali e per questo imprevedibili. Se volete lasciarli liberi, com’e’
giusto che sia e li amate veramente , portateli in un bosco non nella passeggiata
colma di gente, immobilizzati sotto i tavoli dei ristoranti o peggio ancora
dentro i negozi affollati.
Non so’ forse sono diventata intollerante, ma faccio a
fatica a sopportare determinati comportamenti che vanno a ledere la mia liberta’o
piu’ semplicemente sono irrispettosi verso gli altri e anche una semplice
vacanza puo’ diventare una lotta continua per avere un po’ di quiete. Ma per il
prossimo anno mi sto gia’ attrezzando arrivo in spiaggia in assetto di guerra
con un megafono per affrontare le mamme :) oppure chiedero’ semplicemente un ombrellone nella zona piu’ recondita della
spiaggia almeno evitero’ discussioni e polemiche. La vita e' breve non ne vale
la pena.
Foto cortesia di Siaosiao pubblicata con
permesso https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0/
Hai ragione, i cafoni e i maleducati ci sono sempre in qualsiasi occasione!I miei vicini di casa hanno avuto la loro crociera per i 50 anni di matrimonio rovinata da un gruppo di indicibili cafoni, mi sono sentita male per loro, dopo aver risparmiato i soldi e aver sognato per mesi quella settimana di vacanza sono tornati arrabbiatissimi. Hai ragione non c'e' più rispetto!
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