Apro lentamente gli occhi….. sto
riprendendo pian piano conoscenza …..mi guardo intorno e all’improvviso ricordo
tutto , ho appena subito un delicato intervento chirurgico e mi accorgo di
avere attorno al mio letto i miei familiari insomma le persone che mi vogliono
bene. Tra tutte spicca uno spilungone di quasi due metri che riconosco essere
il cugino di mio marito che abita a Cosenza . Con la voce ancora impastata e sonnolenta gli chiedo “Che ci fai anche tu
qui?” e lui mi risponde “tranquilla ho fatto solo una piccola deviazione prima
di andare a Trento per lavoro”……e lui la chiama “piccola deviazione”???sono
oltre 300 km di distanza!!Le sue parole mi strappano un mezzo sorriso e mi
fanno apprezzare ancora di più il suo gesto, considerando che alla fin fine
sono solo una parente acquisita.
Capite? Questo ragazzo non si è
fatto scrupolo di pensare “oddio forse disturbo…magari non c’entro nulla….sono
di troppo….le farà piacere?”…è venuto e basta!Perché mi conosce bene
evidentemente.
Io non auguro a nessuno di
soggiornare in un ospedale ma vi assicuro che il tempo sembra come dilatato…....i minuti diventano ore……la
noia ti attanaglia…forse l’unico rimedio e’ dormire, se riesci, perché almeno
non ti rendi conto del tempo che passa. Chiaramente dipende dalle cure e dalla
patologia. Io durante le sedute di
chemioterapie, che duravano quasi tutta la giornata, osservavo spesso la
mia vicina di letto che aveva per ore e ore amiche vicine a lei che le tenevano
compagnia. Per carità erano molto carine e gentili…. E conoscendo meglio la mia
compagna di sventure si merita tutto l’affetto di questo mondo, ma io alla
richiesta di qualche amica se volevo un po’ di compagnia, rispondevo
garbatamente “vi ringrazio di cuore ma preferisco stare da sola a guardare un film
e poi spesso mi addormento quindi non sarei di compagnia”.
Le persone che conoscono la vera
Rosy sanno che io non ho mai fatto mistero della mia malattia, lo sapeva anche
il postino che mi vedeva uscire in giardino con la mia bella bandana in testa,
e per il mio essere cosi’ estroversa non poteva non farmi piacere che qualcuno venisse a casa o in
ospedale a trovarmi.
Io capisco che le persone siano
titubanti ….certo non e’ bello come andare in ostetricia a trovare una mamma
che ha appena partorito un bel frugoletto….ma se hai qualche dubbio, piuttosto
fai una visita brevissima, cinque minuti di orologio , un sorriso, un caldo
abbraccio , due parole e te ne vai, ma
almeno il malato sente che c’e’ qualcuno che gli vuole bene.
Smettiamo con questi falsi moralismi del tipo “ho
paura di disturbare”!!! forse conviene a noi ragionare in questo modo????
Ovviamente se conosci il carattere della
persona e sai che potrebbe rivelarsi cosa gradita . Diversamente ci sono
persone che quando stanno male non vogliono vedere nessuno … io lo so’ e le
rispetto . Ma piuttosto a questo punto mando un sms quasi giornaliero poco
invasivo o una rapida telefonata. L’importante e’ far capire che ci sei che le stai accanto nel momento del bisogno.
Ricordo una mia cara collega
cinese …..ci siamo ammalate insieme … andavo in pausa pranzo a casa sua
…..quando andava in Cina per delle cure sperimentali, mandavo dei messaggi a
suo marito …sono andata ancora alcune
volte in ospedale…fino ai suoi ultimi giorni . Rimane il rammarico di non aver
fatto abbastanza, ma sicuramente le ho regalato qualche sorriso e qualche
abbraccio che non ha avuto da tutti quelli che piuttosto che chiamarla
preferivano la via piu’ veloce e meno coinvolgente chiedendomi “Hai notizie?
Come sta?” ed io dopo l’ennesima
richiesta d'informazioni un po’ scocciata rispondevo “Perché non glielo
chiedete voi direttamente? Sono sicura che le farebbe piacere”. Sicuramente ognuno di loro avra’ avuto le sue buone
ragioni, ma siamo cosi’ presi e oberati da impegni quotidiani, casa, lavoro,
figli per dimenticarci quanto sono importanti le persone che ci circondano ? O
lo capiamo solo quando il problema ci tocca da vicino?
Mentre ero a casa dal lavoro
durante la convalescenza, purtroppo un’amica stava iniziando anche lei la sua
dura battaglia personale ed era in attesa dei risultati dell’esame istologico .
Il giorno fatidico le chiesi “vai da sola a ritirarli?” e lei “si ! mio marito
e’ impegnato con il lavoro e non puo’ accompagnarmi” al che non ci pensai due
volte e le risposi “ti accompagno io!”. Di certo lei tento’ di opporre
resistenza, dicendo che lei era una tosta che non aveva bisogno di nessuno, ma
io m'imposi fermamente. Sono stata maleducata direte voi?? Forse e’ vero, sono
stata maleducata e invadente, ma una vocina dentro di me mi diceva che dovevo
andare con lei. Quando la vidi sciogliersi in lacrime davanti all’oncologo che
le stava comunicando la triste notizia di un tumore maligno, capii che il mio comportamento
non cosi’ “politicamente corretto” era stato la scelta giusta, perchè lei in
quel momento aveva bisogno di un sostegno ed io ero li’ accanto a lei come solo
un’amica puo’ e deve fare.
Questo forse vi sembrera’ un post
“scomodo” e polemico, ma la mia intenzione e’ smuovere la coscienza di ognuno
di noi , perché basta veramente poco per rendere felice un conoscente un amico
senza aspettarsi nulla in cambio . E dalla mia esperienza vissuta non riesco ad
essere indifferente davanti alla sofferenza altrui, magari sbagliando, ma pur
sempre a fin di bene e armata di buone intenzioni. Perché non proviamo un po’
tutti a donare un sorriso a chi e’ piu’ sfortunato di noi? E’ cosi’
gratificante J
Foto cortesia di maf04, pubblicata con permesso https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0/
Molto bello Rosy, brava ancora una volta! XXX
RispondiEliminaBellissima, Rosy... Mi sono commossa... Non sei stata maleducata, ma empatica, lungimirante e altruista... Purtroppo solo vivendo certe esperienze si possono comprendere fino in fondo. Il resto è indifferenza...
RispondiEliminaE più semplice trovare una falsa motivazione per qualcosa che ci fa comodo.... come "non voglio disturbare "..... dichiarare non ho voglia e' piu difficile. Marcello
RispondiEliminaNon maleducata, assolutamente, Rosy. Dolce, dolcissima e adorabile come sempre, come un girasole che illumina i prati d'estate, come una viola colorata intensamente d'inverno, tu sei sempre calorosa!
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