La mia
adolescenza è sempre stata caratterizzata dal mio aspetto curvy …come si dice
ora.
In realtà a
14 anni appartenevo ancora alla categoria delle ragazzine magre, con gambe
filiformi e ventre piatto. Ricordo ancora con quale soddisfazione comprai i
miei primi jeans Fiorucci super attillati e scoloriti tipici degli anni 80.
A 16 anni
PUFF si scatenarono gli ormoni , donandomi un seno prorompente e ingombrante,come
diceva il compianto Giorgio Faletti “2 Roberti così ”, ma soprattutto un fisico non proprio asciutto.
Un dramma per quell’età’…..pullover
regolarmente legato in vita per coprire il lato b generoso, ma soprattutto
reggiseni corazzati contenitivi con spallina larga ,decisamente poco sexy!! In
pratica questa parte anatomica era diventata il mio “biglietto da visita”,
sporgente come un davanzale per i gerani.
Vi lascio immaginare
la mia delusione continua ogni qual volta mi recavo in qualche negozio famoso
di biancheria intima nel sentirmi dire dalla commessa stizzita e con un
sorrisino stampato in faccia “no mi dispiace la misura piu’ grande che abbiamo
è la quinta” , peccato che per me non era abbastanza o meglio quella non era una quinta reale. Non vi dico
poi quando partivo con la mia amica Gianna per andare alla ricerca di un
costume da bagno, slip alto una spanna forse più adatto a una signora di mezza età
che ad una ragazzina…. credetemi era una vera impresa!
Se decidevo
poi di fare un po’ di sano jogging o qualunque tipo di sport era una vera scomodità.
Beh devo
ammettere però che qualche piccolo vantaggio c’era…. il mio seno fungeva da calamita per i ragazzi
che talvolta puntavano alla scollatura piuttosto che guardarmi negli occhi ,ovviamente
le situazioni imbarazzanti erano all’ordine del giorno.
Con il
passare degli anni e con l’allattamento il mio seno subì le prime conseguenze, la forza di gravita’ lo portava sempre piu’
giu’,sempre più giu’ ma io caparbiamente lottavo con costose creme e pesi in
palestra per migliorarlo.
Quando scoprì
di avere un tumore dopo la classica domanda “perché proprio a me?” la seconda
fu “perche’ il mio dècolletè’ mi ha tradito?” eppure lo avevo sempre trattato
bene , nel meno o nel male era stato
fino a quel momento il mio punto di forza. Crisi totale!
Dopo l’intervento
di riduzione iniziai a vedere sotto un’altra ottica il mio nuovo aspetto
fisico.
Incredibile ma
vero, ora potevo permettermi tutto cio’ che prima non potevo nemmeno
immaginare.
Le mie tette erano diventate quelle di una
diciottenne evvivaaaa stanno su da sole….posso indossare qualunque abito
scollato sulla schiena….sembro persino piu’ magra. Finalmente posso permettermi
qualunque tipo di costume da bagno , una
goduria pazzesca… mi stanno bene anche quelli economici delle bancarelle del
mercato.
Ragazze…Signore…..…sicuramente
se non mi fosse capitato questo problema non avrei mai deciso di fare un
intervento di chirurgia plastica per ridurre il mio seno, ma volete mettere la
soddisfazione di andare nuovamente dalla commessa del negozio fashion e poterle
dire “vorrei provare quel reggiseno tutto pizzi e seta taglia 5^”!!!
Foto cortesia di Garry Knight, pubblicata con permesso https://creativecommons.org/licenses/by/2.0/
Grande Rosanna!!! E pensare che molti ormai pagano fior di quattrini per aumentarlo!!! Ciao un abbraccio!
RispondiEliminaAh! Ah! Che spasso leggere i tuoi complessi adolescenziali, che erano opposti ai miei che avevo solo una prima! :-))) Non siamo mai contente noi donne... Se abbiamo i capelli lisci, li vogliamo ricci, se li abbiamo ricci, li vogliamo lisci, se abbiamo le tette piccole, le vogliamo grosse, se le abbiamo grosse, le vogliamo piccole... Ma oggi sei in forma smagliante e ti piaci anche tu! Un'altra conquista... :-)
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